L’Havana (Cuba), ore 09.30 locali, ore 15.30 italiane – Il giovane poliziotto pisano Simone Vanni ha mancato per una sola stoccata un obiettivo storico: quello di vincere il titolo mondiale del fioretto per due anni di seguito.
La finale che lo ha visto in pedana di fronte al tedesco Peter Joppich è stata tanto equilibrata quanto emozionante, ma le battute conclusive – condite anche da quelche dubbia interpretazione arbitrale – non sono state favorevoli all’azzurro che si è dovuto accontentare – si fa per dire – della medaglia d’argento.
Appena terminato l’assalto che ha decretato la vittoria di Joppich, Vanni è scappato dietro il grande sipario scuro che cela agli occhi del pubblico la parte posteriore del parterre del Coliseum. Il fiorettista pisano era furibondo, ma sembrava avercela soprattutto con se stesso. Era assolutamente inavvicinabile mentre camminava in tondo a grandi passi sensa fermarsi un attimo e scandendo questa sua marcia forsennata con una raffica di imprecazioni. Poi si arrestava, sfogava la sua rabbia punendo con un calcione una incolpevole panca di legno, riprendeva a camminare, poi si accendeva una sigaretta e spariva nel sottopassaggio.
Tornava a dare notizie di se solo quando riappariva sul palcoscenico inserito nel piccolo corteo della cerimonia protocollare.
E finalmente con la medaglia d’argento al collo, Vanni si faceva intervistare:”Anche se c’è stata qualche decisione arbitrale discutibile, voglio chiarire subito che non cerco scuse: se ho perduto è stato solo per colpa mia. Ho sbagliato la tattica, avrei potuto vincere tranquillamente. Comunque verso la fine ero anche stanco, evidentemente debbo aver risentito della forte assunzione di antibiotici necessaria nei giorni scorsi per curarrmi un ascesso a un dente“.
Anche il CT del fioretto, Andrea Magro concorda con la tesi di Vanni: “In effetti Simone ha commesso qualche errore nella parte centrale dell’assalto”
Molto rammaricato il Presidente federale Antonio Di Blasi: “Il presidente di giuria ha girato almeno tre stoccate, sempre a svantaggio di Vanni. Meritava di vincere“.
Contento nonostante la sconfitta in semifinale contro Vanni il diciannovenna Andrea Cassarà: “E’ il mio primo Mondiale e subito ho conquistato una medaglia. E ho solo 19 anni. Un risultato ancora più bello se si considera che contro il polacco ho fatto una rimonta ai limiti dell’impossibile. In finale ho tirato fuori le ultime due stoccate, mentre Simone le ha messe dentro. Complimenti a lui“.
Gioia Marzocca ha conquistato una medaglia di bronzo nella sciabola, ripetendo lo stesso risultato di Nimes 2001: “Confesso che un po’ di delusione ce l’ho per aver perduto la semifinale, ma in fondo sono anche molto contenta per essere salita sul podio. Un risultato che testimonia tutto la validità di tutto il lavoro di preparazione sostenuto“.
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