ROMA, 7 maggio – Ieri, in una intervista su L’Equipe, René Roch presidente della Federazione Internazionale di scherma (FIE) ha accusato Jeno Kamuti presidente della Confederazione Europea di scherma (CEE) e Pierre Abric presidente della Federazione francese di scherma, di essere gli autori di un “complotto” contro di lui, in relazione ai recentissimi scioperi in Coppa del Mondo della sciabola e del fioretto contro la decisione di escludere ai Giochi di Atene 2004 le prove a squadre di fioretto femminile e di sciabola maschile per far posto nel programma olimpico alla sciabola femminile.
Durissima la replica dell’ungherese Kamuti in una lettera aperta a Roch nella quale fra l’altro scrive: “E’ sorprendente che il più alto dirigente della scherma internazionale dia continuamente false spiegazioni ed emetta opinioni personali su problemi che non è capace di risolvere”. E ancora: “Il tuo desiderio di imporre cambiamenti ha sortito solo l’effetto di provocare grande malessere tra i tiratori. In più di dieci anni sei riuscito a dividere il mondo della scherma in piccole e grandi nazioni, nell’intento di rafforzare il tuo potere”. Poi: “Contesto con vigore l’affermazione che Abric ed io avremmo organizzato il boicottaggio. Sono state iniziative spontanee degli atleti e lo riprova la lettera di protesta che ti è stata indirizzata e firmata domenica scorsa da 64 atleti di tante nazioni impegnati nelle Coppe del Mondo”.
Kamuti conclude dichiarandosi sbalordito per il “dispetto” di Roch che ha annunciato il Congresso Straordinario della FIE per il 30 giugno a Losanna, cioè lo stesso giorno in cui da un anno è stato fissato – alla presenza di Roch – il Congresso a Mosca della Confederazione Europea.
C’è da sperare che il direttivo FIE che si riunirà fra tre giorni a Madrid modifichi tale data.
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