Roma, 6 maggio – La FIE organizzerà un altro Congresso straordinario dopo quello svolto ad Antalya in aprile. La notizia è certa perché arriva proprio per voce di René Roch, presidente della Federazione Internazionale di scherma, e rappresenta una svolta nella tormentata vicenda della esclusione delle prove a squadre di fioretto femminile e sciabola maschile con conseguenti scioperi in Coppa del Mondo. Il nuovo Congresso dovrebbe tenersi a Losanna il 30 giugno, ma la data verrà ufficialmente stabilita in questo fine settimana a Madrid dove la FIE terrà una riunione ristretta dell’Esecutivo con il presidente, i vice presidenti e il segretario generale. In ogni caso la nuova Assemblea FIE avverrà dopo la decisione dell’Esecutivo del CIO sul programma olimpico della scherma, prevista per il 27 maggio a Kuala Lumpur in Malesia.
Sul quotidiano sportivo francese oggi è apparsa una lunga intervista a René Roch presidente della FIE. Aldilà dei toni accusatori (“Gli atleti che hanno scioperato sono stati manipolati”, “Ci sono giochi politici di chi complotta contro di me”), Roch sembra scendere a patti, infatti dall’intervista si apprende che:
1)
Il presidente del CIO, Jacques Rogge comincia ad averne abbastanza di tutta questa agitazione nella scherma, specie dopo aver ricevuto la protesta contro la FIE da parte dell’Esecutivo COE che rappresenta ben 48 Comitati Olimpici Europei. Rogge in sostanza gradirebbe una soluzione rapida del problema
2)
Renè Roch afferma adesso che l’esclusione delle prova a squadre di fioretto donne e di sciabola uomini rappresenta solo una “formula alternativa” proposta al CIO rispetto a quella delle squadre miste che secondo lui rimane la proposta principale.
3)
Renè Roch ammette che qualora ad Atene 2004 si ripetesse il programma di Sydney 2000 (fuori cioè la sciabola femminile) “non sarebbe un problema per la FIE”.
4)
Renè Roch informa che nel Congresso di Losanna qualora si restasse alla formula delle esclusioni, si potrebbe rivedere persino l’identità delle prove da eliminare. Vale a dire che fioretto donne e sciabola uomini a squadre potrebbero anche restare. Ma a danno di chi?
Roch conclude accusando esplicitamente di complotto il presidente della Federazione francese Pierre Abric e il presidente della Federazione Europea Jeno Kamuti.
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