Il 2025 della scherma italiana in tre numeri: 140 medaglie tra Mondiali ed Europei, 6 Coppe del Mondo e 87 podi nel circuito iridato

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Il 2025 della scherma italiana in tre numeri: 140 medaglie tra Mondiali ed Europei, 6 Coppe del Mondo e 87 podi nel circuito iridato

I numeri non mentono. Certo, non sono tutto, ma aiutano a fotografare cos’è stato, dal punto di vista strettamente agonistico, il 2025 della scherma italiana. Letti tutti d’un fiato, i numeri dell’anno solare che va in archivio per le Nazionali azzurre possono essere sintetizzati così: 140 medaglie vinte tra Mondiali ed Europei, 87 podi ottenuti in Coppa del Mondo, 6 Coppe del Mondo “di specialità” conquistate.

Un report, presentato dal Presidente federale Luigi Mazzone al Salone d’Onore del CONI nel recente evento dedicato al progetto Ecoblade, che esprime in modo evidente dodici mesi esaltanti vissuti dalla scherma italiana sulle pedane internazionali, sia nel settore olimpico che paralimpico, tra traguardi storici, consolidamenti ai massimi livelli e percorsi di crescita che fanno ben sperare in ottica futura.

Il dato più eclatante è 140: tante sono state le medaglie vinte dalla FIS nel 2025 ai Campionati del Mondo ed Europei tra Assoluti, Giovanili, Master e Paralimpici. Nel dettaglio: 19 podi per i Senior della scherma olimpica, sommando i 6 al Mondiale di Tbilisi e i 13 all’Europeo di Genova; 33 per il settore Cadetti e Giovani (10 al Campionato del Mondo di Wuxi e 23 agli Europei di Antalya) oltre ai 13 conquistati agli Europei Under 23 di Tallinn. Si aggiungono poi, sempre a livello Assoluto, le 10 medaglie delle Universiadi di Essen, le altre 10 dei Mondiali Militari a Siviglia e le 48 firmate dai Master (25 al Mondiale di Manama e 23 all’Europeo individuale svoltosi a Plovdiv). A quota 140 si arriva con il contributo del team paralimpico, che ha portato in Italia 7 medaglie dal Mondiale di Iksan.

Non solo nelle gare che “assegnavano titoli”, però, gli atleti azzurri sono stati costantemente protagonisti sui podi internazionali. Nella Coppa del Mondo Assoluta, infatti, in quest’anno solare gli schermidori italiani sono arrivati in “zona medaglie” ben 59 volte nel settore olimpico (15 le più recenti, nelle prime tappe della nuova stagione che si concluderà nell’estate 2026), mentre sono stati 28 i podi conquistati (in 4 prove disputate) nel circuito iridato della scherma paralimpica.

Anche in virtù di questi risultati, dunque, nel 2025 l’Italia ha conquistato ben 6 Coppe del Mondo: 3 tra gli Assoluti, firmate dalle squadre di fioretto maschile e femminile e dal team delle spadiste, e altrettante tra gli Under 20, con il trionfo individuale della fiorettista Matilde Molinari e delle squadre di fioretto maschile e femminile.

Risultati che esprimono l’eccellente inizio del percorso dei nuovi Commissari tecnici. Eccezion fatta per Dario Chiadò, che al comando della spada femminile ha confermato, dopo l’oro olimpico di Parigi 2024, il numero 1 del ranking mondiale, è infatti iniziata una nuova era con Simone Vanni responsabile d’arma del fioretto (passaggio storico, dalla guida del settore paralimpico a quello olimpico) e con i CT Andrea Aquili e Andrea Terenzio nella sciabola – rispettivamente – femminile e maschile, e Diego Confalonieri al timone degli spadisti. Stesso discorso anche per la scherma in carrozzina, dove dallo scorso marzo è iniziata la gestione dei Commissari tecnici Alessandro Paroli per il fioretto, Antongiulio Stella per la sciabola e Michele Tarantini per la spada.

Oltre i numeri, qualche “momento”: gli storici successi mondiali delle squadre di sciabola maschile, sia olimpica (a Tbilisi, dieci anni dopo l’ultimo oro di Mosca) che paralimpica (con la prima storica vittoria sulla Cina), con Luca Curatori ed Edo Giordan capitani e medagliati pure a livello individuale; il consolidamento delle leadership delle squadre olimpiche di fioretto, che hanno vinto tre titoli a squadre su quattro tra Mondiali ed Europei, e per i fiorettisti è stato “triplete” (Tbilisi, Genova e Coppa del Mondo); tutte e sei le squadre sul podio continentale a Genova; la spedizione da record dei Master sulle pedane iridate di Manama; il primo oro individuale di Andreea Mogos al Campionato del Mondo Paralimpico; tre ori in un giorno all’Europeo Cadetti di Antalya, il trionfo individuale dello sciabolatore Cosimo Bertini al Mondiale Under 20 in Cina con la rimonta d’oro degli azzurrini del fioretto; Arianna Errigo che ha abbattuto il muro dei 60 podi individuali in Coppa del Mondo; lo spadista Matteo Galassi sul podio individuale degli Europei Assoluti ancora da Under 20; le vittorie nel fioretto Guillaume Bianchi all’Europeo e tra Coppa e Grand Prix di Martina Favaretto, Alessio Foconi, Tommaso Marini, Filippo Macchi e Martina Batini, nella spada due volte di Giulia Rizzi e di Davide Di Veroli, fino ai primi trionfi di Michele Massa e Luca Platania Parisi tra i paralimpici e della sciabolatrice Michela Battiston nel “mitico” GP di Orleans; e tanto – tantissimo – altro ancora.

Cartoline cariche d’emozioni, con vista sul 2026 che è già alle porte.

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