TERNI – È stata presentata ufficialmente ieri pomeriggio l’adesione del Circolo Scherma Terni al progetto Nastro Rosa 2025–2026, programma per il quale la Federazione Italiana Scherma è risultata assegnataria di un contributo di Sport e Salute destinato a finanziare un programma pensato per le donne operate di tumore al seno. Già da alcuni anni la FIS ha infatti intrapreso un percorso di innovazione e trasformazione che ha portato l’intero sistema schermistico ad ampliare i propri orizzonti verso bisogni di salute e benessere dei cittadini, dedicando molte energie allo sport inclusivo e sociale. In questo quadro si inserisce il Progetto Nastro Rosa, con l’attività di scherma adattata che quest’anno coinvolge nuove realtà territoriali sportive e di volontariato sociale.
Nel territorio ternano il Circolo Scherma Terni, eccellenza locale, partecipa al progetto da due anni: grazie all’impegno dello staff e dei tecnici specializzati, in collaborazione con le associazioni territoriali di prevenzione oncologica, sono state coinvolte numerose donne e persone operate di tumore al seno. Un risultato rilevante sul piano sociale, come raccontato in conferenza stampa da Francescamaria Facioni, Testimonial nazionale del progetto: “Sono la testimone nazionale del Nastro Rosa non tanto perché sono atleta della federazione ma perché nel 2020 sono stata operata di tumore al seno. Ho subito una mastectomia totale bilaterale, ho fatto radioterapia, chemioterapia, immunoterapia, sono ancora in terapia oncologica. Porto qui la mia esperienza come testimonial perché grazie alla scherma sono riuscita ad affrontare il percorso oncologico come facevo in pedana. Usando un paragone, ho tirato giù la maschera e ho affrontato l’avversario con coraggio e determinazione. La scherma è stato un aiuto concreto sia a livello motorio che psicologico. A livello motorio la scherma adattata aiuta a riabilitare, insieme alle figure mediche, la mobilità articolare e previene il linfedema. Il maestro Sciarpa aveva iniziato prima il percorso della scherma adattata e questo mi ha aiutato molto a superare tutto e mi ha dato coraggio. Oggi presentiamo la seconda edizione di questo progetto finanziato da Sport e Salute, dove la FIS si è aggiudicata il bando e hanno aderito ben 38 società italiane. L’obiettivo del progetto è aiutare, insieme alle figure mediche, a ritrovare la mobilità articolare, prevenire il linfedema e creare un momento in cui le donne “parlano la stessa lingua”, favorendo condivisione e supporto. Ringrazio la FIS e il Circolo Scherma Terni per darci lo spazio. Il progetto prevede un corso gratuito sia per le donne che per gli uomini: due ore a settimana per cinque mesi. Ringrazio le associazioni che ci appoggiano: la LILT di Terni e la Fondazione Aiutiamoli a Vivere con il progetto Terni×Terni Donna”.
Francesca ha raccontato la propria esperienza personale come esempio tangibile di come la pratica schermistica adattata possa integrare le cure mediche, migliorando la qualità della riabilitazione motoria e il benessere psicologico delle partecipanti. È stato speso poi un ringraziamento per la dottoressa Raffaella Brizioli, presidente della Soroptimist International club Italia per la sede di Terni, per il contributo alla divulgazione del progetto. In conferenza sono inoltre intervenuti il maestro Leonardo Sciarpa, Tecnico di scherma olimpica e adattata (che ha ringraziato l’osteopata Erica Calvo per la collaborazione offerta al programma), il consigliere del Circolo Scherma Terni, Alessandro Passetti, la Presidente della LILT sezione di Terni, Luigia Chirico, la responsabile del progetto Terni×Terni Donna, Paola Pignocchi, e le dottoresse Debora De Angelis e Chiara Cappuccini, responsabili degli screening oncologici USL Umbria 2.














