TRENTO – Chiusura in grande stile per la scherma italiana al Festival dello Sport di Trento. Nella domenica che ha fatto calare il sipario sul grande evento organizzato da La Gazzetta dello Sport e Trentino Marketing, due Campionesse – con l’iniziale maiuscola – del mondo delle pedane sono state protagoniste su palcoscenici emozionanti, in talk ricchi di contenuti e in sale gremite di pubblico. Autentiche standing ovation, ieri, per la spadista olimpionica Rossella Fiamingo e per la stella del fioretto paralimpico Bebe Vio.
“Una medaglia sul cuore” è stato il titolo dell’incontro con Rossella Fiamingo e Gregorio Paltrinieri: olimpionici della spada e del nuoto, campioni (un oro, due argenti e due bronzi olimpici lui, più 19 medaglie mondiali solo in vasca lunga; un oro, un argento e un bronzo ai Giochi lei, più due ori, due argenti e due bronzi ai Mondiali) e coppia nella vita. Si sono raccontati tra aneddoti sportivi e tanti squarci sulla loro vita di coppia.
“Quando ho iniziato con la scherma, l’Italia stava iniziando a vincere tanto – ha raccontato Ross –: era il periodo di Trillini, di Vezzali. E nel 2008 Matteo Tagliariol, oro nella spada, mi ispirò tantissimo. E infatti a Londra 2012 mi qualificai”. Da lì Fiamingo ha iniziato un percorso fatto di cinque Olimpiadi, con tre medaglie: dall’argento individuale di Rio 2016 al bronzo a squadre di Tokyo 2021, fino al trionfo con il team delle spadiste azzurre (con lei Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria) a Parigi 2024.
A Trento, Ross e Greg hanno raccontato i loro successi e ovviamente – tra aneddoti e tanti sorrisi – il loro amore, che li ha portati a vivere l’emozione unica della cerimonia di chiusura dei Giochi in Francia un anno fa, in cui l’uno accanto all’altra hanno meritato e vissuto l’onore di portare la bandiera italiana.
Un tornado, come sempre, Bebe Vio Grandis, da quest’anno anche rappresentante degli atleti della scherma italiana, ruolo che ricopre dallo scorso gennaio quando è stata eletta nel Consiglio federale presieduto da Luigi Mazzone.
Bebe ha descritto tante emozioni vissute in pedana. Ripensando a una medaglia, ha ricordato con affetto il bronzo a squadre di Rio de Janeiro, arrivato contro ogni previsione insieme a Loredana Trigilia e Andreea Mogos: “Non era atteso, abbiamo lottato tanto, stavamo perdendo e poi abbiamo vinto 45-44”.
Mille emozioni ricordando Tokyo: “Quando ho avuto tanti problemi, faceva male allenarsi, un ruolo fondamentale lo ha avuto il mio allenatore (Peppe Cerqua, ndr). Lui sapeva quando consolarmi e quando darmi lo spintone per dire: vai, altrimenti non otteniamo niente! Se fai una cosa perché ci credi, non è così tosta. Fare l’atleta è bello perché fai quello che ti piace, e per me la scherma è cosa più bella del mondo”.
Durante l’incontro è stato proiettato anche un video dedicato alla Bebe Vio Academy, realtà gratuita e inclusiva per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni. “Vogliamo che sia l’emblema della società”, ha spiegato la super campionessa della scherma paralimpica.
E sempre dalle pedane azzurre, al Festival dello Sport di Trento è stata protagonista, sabato, anche Margherita Granbassi, oggi amatissima figura della tv italiana, fiorettista campionessa del mondo nel 2006 e doppia medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008. La regina di “Linea Verde” di Rai 1 ha costruito una carriera segnata da talento, determinazione e da una lunga battaglia con gli infortuni al ginocchio, che l’hanno costretta al ritiro nel 2014. Un percorso difficile, ma vissuto sempre con forza e consapevolezza, che l’ha resa un esempio di resilienza per molti atleti.
Si è chiusa così l’ottava edizione del Festival dello Sport di Trento, in cui la scherma è stata grande protagonista, sin dal primo giorno, quando lo spettacolo della sciabola ha conquistato il palco della cerimonia di apertura con lo show in pedana dei campioni Luca Curatoli e Gigi Samele.
Il giorno seguente i medagliati olimpici del fioretto Alice Volpi e Filippo Macchi hanno duettato in un talk ricco di contenuti – su tutti quello della dual career. E poi ancora “Pippo” Macchi è stato autentico mattatore dell’incontro intitolato “La gioia di muoversi”, con Rachele Sangiuliano, Flavia Pennetta e Jury Chechi, che ha celebrato il ventennale di Kinder Joy of Moving, progetto di responsabilità sociale dell’azienda Ferrero che da oltre quindici anni affianca la Federazione Italiana Scherma.
Dal mondo delle pedane, insomma, per rifarsi al titolo del Festival dello Sport di Trento 2025, è arrivata davvero “adrenalina pura”.
(foto Festival dello Sport)