Il CT della sciabola femminile Andrea Aquili: “Primo ritiro ricco di motivazioni, entusiasmo e voglia di ricominciare”

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Il CT della sciabola femminile Andrea Aquili: “Primo ritiro ricco di motivazioni, entusiasmo e voglia di ricominciare”

ROMA – Ho ritrovato un gruppo di ragazze con tante motivazioni, entusiasmo e voglia di ricominciare”. Parole di Andrea Aquili, Commissario tecnico della sciabola femminile azzurra, in occasione del primo allenamento collegiale della stagione in corso presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” a Roma.

Questo ritiro rappresenta un punto di inizio ufficiale: abbiamo svolto i test fisici, iniziamo un lavoro sia atletico che tecnico in vista dei primi appuntamenti internazionali – spiega il CT delle sciabolatrici –. Abbiamo fatto un’attenta analisi di quanto accaduto lo scorso anno. I risultati non sono mancati, ma non sempre con la continuità che ci aspettavamo. Ripartiamo da qui, consapevoli che il nostro livello non è ancora quello che in alcune occasioni abbiamo dimostrato di poter raggiungere. L’impegno quotidiano dovrà essere massimo per trasformare il potenziale in costanza, migliorando giorno dopo giorno ogni aspetto della preparazione”.

Al primo collegiale della pre-season 2025/2026 sono protagoniste le componenti della squadra di sciabola femminile che ha riportato l’Italia sul podio degli Europei – lo scorso giugno a Genova – Michela Battiston, Chiara Mormile, Mariella Viale e Manuela Spica; con loro Eloisa Passaro che saltò la kermesse continentale per infortunio rientrando invece al Mondiale di Tbilisi, l’esperta Martina Criscio, le reduci dall’Universiade tedesca Alessia Di Carlo, Benedetta Fusetti, Michela Landi e Claudia Rotili, e poi Carlotta Fusetti e la più giovane delle convocate, Vittoria Mocci.

Il gruppo è giovane, con tante potenzialità. Ci sono azzurrine e atlete Under 23 già proiettate verso la stagione Assoluta – chiosa il Commissario tecnico Aquili-. La media d’età è molto bassa, ma ciò che conta non è la carta d’identità: guardo alle prestazioni e alla motivazione. Se queste qualità saranno alte per tutte le atlete, sarà un bene per ognuna di loro e per la crescita complessiva della squadra”.

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