GENOVA – “La scherma è bellezza e questo Europeo, nel meraviglioso scenario di Genova, ne è la più vera espressione. Sarà un grande spettacolo, tutto da vivere, insieme”. Con queste parole il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Luigi Mazzone, ha dato il benvenuto ai 477 atleti impegni, a tutte le delegazioni, al pubblico presente e a quanto hanno seguito la giornata inaugurale in diretta tv, ai Campionati Europei Assoluti di Genova 2025.
Sul palco, per i saluti istituzionali, sono intervenuti il numero del Comitato organizzatore Beppe Costa, il Presidente della Confederazione Europea di Scherma, Pascal Tech, il Governatore della Regione Liguria, Marco Bucci, e la Sindaca di Genova, Silvia Salis.
La cerimonia d’apertura della kermesse continentale ospitata in Italia, e che dà ufficialmente inizio al nuovo quadriennio olimpico che condurrà verso Los Angeles 2028, è stata ricca d’emozioni. Un racconto performativo unico, ideato e diretto da Giulia Staccioli. Ex ginnasta ritmica e finalista olimpica a Los Angeles ’84 e Seoul ’88, Staccioli è la fondatrice e direttrice della rinomata compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre. Lo spettacolo ha rappresentato un vibrante omaggio all’Europa, a Genova e alla ricca storia della scherma, celebrando le figure che hanno reso la città un’eccellenza in questo sport a livello mondiale. La capacità di Kataklò di trasformare il corpo in un potente strumento comunicativo e universale li ha portati a essere protagonisti anche in importanti eventi sportivi internazionali, come la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e le Olimpiadi della Cultura di Pechino 2008, oltre ad aver curato la cerimonia inaugurale dei Mondiali di scherma Milano 2023. Un cast eccezionale per la Cerimonia d’apertura: oltre ai 12 performer professionisti della compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre, la narrazione dello spettacolo è stata affidata a Pier Domenico Simone, attore professionista specializzato nella Commedia dell’Arte e collaboratore di Kataklò, da anni è voce e corpo nel ruolo di Cristoforo Colombo. Poi la partecipazione di 5 ginnaste di ritmica di diverse società del Comitato Regionale Liguria FGI, 5 ginnaste di artistica femminile dell’Auxilium di Genova, 22 dame e cavalieri duellanti della Compagnia dei Cavalieri del Fiesco dei Sestieri, guidati dal celebre maestro d’armi Antonio Vernengo, 2 armati della milizia San Giorgio dell’Associazione “Senza Tempo” di Sarzana.
Un mix di danza atletica, recitazione, ginnastica e rievocazione storica per rendere la cerimonia d’apertura un evento indimenticabile e apprezzabile per tutti gli spettatori.
La cerimonia è stata aperta con un suggestivo “Mosaico Europeo”, un omaggio vibrante al nostro continente. Lo spazio è stato inondato dal blu profondo del mare e dell’Europa, mentre i danzatori di Kataklò Athletic Dance Theatre hanno dato vita al racconto. Sulle note iniziali di “Crêuza de mä”, la celebre composizione di Fabrizio De André, si è sviluppata una coreografia astratta ed evocativa. Questa cornice ha dato il via alla sfilata delle bandiere delle nazioni partecipanti, al ritmo più vivace di un altro capolavoro di De André, “Volta la carta”.
Una cerimonia che ha celebrato la ricca storia, la vibrante cultura e l’indomito spirito di Genova attraverso una serie di momenti performativi coinvolgenti. Il palcoscenico si è trasformato in un’atmosfera suggestiva del XV secolo, trasportandoci indietro nel tempo. Cristoforo Colombo interpretato da Pierdomenico Simone è stato narratore speciale, ripercorrendo in modo sintetico la sua incredibile storia: il suo sogno audace di raggiungere le Indie, le immense difficoltà incontrate e, infine, il trionfo della scoperta. Il testo è stato accuratamente riscritto e rielaborato a partire dai diari di bordo originali di Colombo, garantendo autenticità e profondità.
Sotto la direzione artistica di Giulia Staccioli assistita da Irene Saltarelli, i Kataklò hanno guidato un viaggio affascinante nella storia della scherma. La narrazione sempre affidata a Cristoforo Colombo (alias Pierdomenico Simone), figura di grande ambizione e lungimiranza, è partita dalle origini della disciplina fino al presente e oltre, verso il futuro. Quattro momenti scenici distinti hanno rappresentato le tappe fondamentali di questa evoluzione. I primi a calcare il palcoscenico sono stati gli armati della Milizia di San Giorgio, duellanti dell’Associazione “Senza Tempo” di Sarzana. Con armature pesanti e armi fedelmente ricostruite, esprimono con cruda intensità la brutalità e la violenta energia del XV secolo. Con un suggestivo “flashback”, Cristoforo Colombo ci ha riportato ancora più indietro nel tempo, al XIII secolo, con la Compagnia dei Cavalieri del Fiesco dei Sestieri, eredi di una radicata tradizione di rievocazione storica e sportiva di Lavagna. Il passaggio all’epoca moderna è stato segnato da un cambiamento totale di spirito: due atleti liguri, Benedetta Madrignani, giovane promessa della spada nazionale, e Claudio Pirani, atleta di esperienza medagliato ai Mondiali nella categoria Master, hanno mostrato in sequenze dinamiche e coordinate come la scherma sia diventata melodia, danza e, soprattutto, uno sport con regole precise. Ma la visione di Colombo non si è fermata al presente, immaginando anche gli schermidori del futuro. I performer Kataklò hanno così dato vita a un momento coreografico corale, energico e dinamico. Ispirato ai gesti della scherma, questo segmento ha offerto una visione acrobatica e futuristica della disciplina.
La narrazione si è chiusa in un auspicio alla pace, in una cartolina finale che vede presenti tutti i protagonisti. In questo emozionante quadro, le ginnaste sono rientrate in scena portando bandiere d’oro e d’argento, sigillando il messaggio di armonia e celebrazione.