CAGLIARI – L’ultima. Per tre abituati a essere tra i primi. Sono le sette della sera d’un venerdì d’inizio maggio e a Cagliari il ritmo frenetico degli Assoluti che stanno per assegnare i titoli italiani di spada si spezza per un attimo. Gli assalti decisivi pazienteranno solo qualche minuto, il tempo d’un applauso, lungo e doveroso, come tributo a tre campioni della spada azzurra, alla loro gara di fine carriera. C’è Paolo Pizzo dell’Aeronautica Militare, due volte campione del mondo e argento olimpico a squadre. C’è Marco Fichera delle Fiamme Oro al suo fianco, così com’era sul secondo gradino di quel podio a Cinque Cerchi in una notte di Rio. E c’è Matteo Tagliariol, l’olimpionico di Pechino, dove fu pure bronzo a squadre, che s’è voluto sfilare con una medaglia al collo anche agli Assoluti di Cagliari, salendo sul terzo gradino del podio.
Il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, li raggiunge al centro della pedana per congratularsi con ognuno di loro, mentre il pubblico, gli amici, il movimento schermistico tutto, gli dedicano quell’applauso che per Paolo, Marco e Matteo sarà un viaggio nel tempo, in una vita tra migliaia di assalti. Si dice che la prima non si scordi mai. L’ultima neppure.
