L’esperienza della Federazione Italiana Scherma al centro del convegno scientifico dell’Università di Viterbo “Lo sport e i suoi archivi”. Tra Ranking, Biblioteca digitale e… “la scalata” di Montano

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L’esperienza della Federazione Italiana Scherma al centro del convegno scientifico dell’Università di Viterbo “Lo sport e i suoi archivi”. Tra Ranking, Biblioteca digitale e… “la scalata” di Montano

VITERBO – L’esperienza della Federazione Italiana Scherma è stata al centro dell’importante convegno scientifico dal titolo “Lo sport e i suoi archivi” organizzato dall’Università della Tuscia e dall’Associazione Italiana dei Docenti Universitari di Scienze Archivistiche (AIDUSA) presso l’Aula magna del Complesso monumentale di Santa Maria in Gradi a Viterbo.
L’evento, che ha coinvolto studiosi e professionisti di rilievo nel settore, istituzioni archivistiche e sportive, federazioni e istituti culturali attivi nel mondo dello sport, è nato con l’obiettivo di riportare l’attenzione scientifica, politica e istituzionale su un patrimonio documentario di grande rilevanza storica e sociale, troppo spesso trascurato dagli stessi soggetti che lo producono, salvo naturalmente virtuose eccezioni.
In tal senso, per parlare degli archivi dello sport, è stata coinvolta la Federazione Italiana Scherma, nel solco di una proficua collaborazione sviluppata in quest’ambito con il mondo accademico, in particolare con il professor Federico Valacchi, docente universitario esperto di settore.

Dal dato sportivo al dato archivistico” è stato il tema della relazione curata dal Vicepresidente federale Vincenzo De Bartolomeo, che ha suscitato grande interesse e apprezzamenti dei partecipanti. Dopo un’introduzione generale della FIS, sia sul piano sportivo, in quanto Federazione più medagliata d’Italia ai Giochi Olimpici, che sociale, attraverso l’impegno portato avanti in questi anni nelle varie progettualità promozionali e valoriali della disciplina, il focus si è spostato sul Ranking. Il punto di partenza di un sistema complesso che, grazie alla semplicità di un dato oggettivo, facilita la comprensibilità di ogni praticante e appassionato della scherma. Il Ranking nel suo tecnicismo, e anche nella sua “filosofia” come opportunità per ogni atleta di scalare le classifiche fino in cima partendo dal proprio “storico”, ha poi lasciato spazio alla descrizione della “Biblioteca Digitale” della Federazione Italiana Scherma, lo scrigno di memoria condivisa, liberamente consultabile attraverso il sito federale, dove ogni dato diventa archivio, passando di fatto dalla cronaca alla storia.

Il Vicepresidente federale Vincenzo De Bartolomeo, inoltre, ha portato all’attenzione dei presenti alcuni esempi. Uno su tutti ha riguardato un nome iconico della scherma italiana (e non solo) quale è Aldo Montano, olimpionico della sciabola. Il palmares del campione livornese è arci-noto e consultabile nelle sue voci principali con una semplice ricerca su Google, ma tra le pieghe dei successi più importanti – le cinque medaglie ai Giochi Olimpici, quelle ai Mondiali e agli Europei – c’è molto altro. Tutto custodito nello “storico” del suo Ranking, grazie al quale è riuscito, da un 61° posto in una tappa di Coppa del Mondo Under 20 affrontata da 16enne a Dourdan, in Francia, nel 1994, a scalare esattamente un decennio dopo fino all’Oro individuale nell’Olimpiade di Atene 2004.

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