STORIA MONDIALI – QUELL’ITALIA-FRANCIA 2-0 TRA LA RAGAZZA CHE SI SCALDA E LA STORIA CHE SI (RI)AGGIORNA

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STORIA MONDIALI – QUELL’ITALIA-FRANCIA 2-0 TRA LA RAGAZZA CHE SI SCALDA E LA STORIA CHE SI (RI)AGGIORNA

Succede.
Succede che nel fioretto metti in pedana oro, argento e bronzo dell’individuale.
Succede che a un certo punto il meccanismo perde qualche colpo.
Succede che dalla panca il coach faccia un cenno: “Ragazza, scaldati! Ché tocca a te”.
Succede che lei, minuta, sorridente e pur sempre settima fiorettista al mondo, vada su a difendere il vantaggio e ad infilare i punti che valgono l’oro.
E quando succede, vuol dire che questa squadra – che lascia fuori quartetto la campionessa d’Europa – è qualcosa di stratosferico. Onore quindi a Volpi, Errigo, Favaretto e – ragazza, scaldati! – Palumbo per un oro che non è mai scontato, anche se, cavolo, siamo davvero le più forti.

E che altro può succedere? Succede che quattro monelli indiavolati suggellano il mondiale da favola della spada.
Succede che i delusi da una stagione che speravano migliore sfoderano la miglior prestazione dell’anno.
Succede che la Francia non perdeva un mondiale dal 2018.
Succede che l’Italia non lo vinceva da trent’anni. Succede che Di Veroli, Vismara, Santarelli e Cimini sono campioni del mondo.
Succede che risentire e per due volte cantare Seven Nation Army contro la Francia non ha prezzo.

(di Luca Magni)

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