Roma – La scherma italiana è in lutto. È morto domenica a Roma il Maestro Giovanni Minuzzi, figura storica della nostra disciplina, alla cui crescita aveva contribuito come atleta e come insegnante.
Nato nel 1906 nella capitale, Minuzzi aveva cominciato a tirare nel 1915 presso il Collegio Nazareno sotto la guida di Candido Sassone, poi dello zio Biagio Cardinale e di Valentino Ammannato. Diplomatosi nel 1930 alla Scuola Magistrale Militare di Roma, aveva intrapreso la carriera militare con il grado di Sottotenente. Fu maestro di scherma di Mussolini e Bottai dal 1935 al 1940, quando partì per il fronte al comando di un plotone cavalieri prima in Jugoslavia poi in Francia. Dopo la seconda guerra mondiale comandò da Maggiore il 15° e il 10° Reparto Mobile e il Gruppo di Livorno, da Colonnello l’Ispettorato della Liguria. Lasciò il servizio effettivo nel 1964 con il grado di Generale. Tra il 1965 e il 1977 insegnò all’Accademia del Corpo delle Guardie di P.S. e tra il 1965 e il 1970 all’Accademia della Scherma promossa dalla FIS e dal Ministero della Pubblica Istruzione. Minuzzi era Cavaliere dell’Ordine Militare dei Savoia, Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica, Croce d’Oro per anzianità di servizio, Medaglia d’Oro al merito di lungo comando e ricevette tre croci al merito di guerra.
Alla famiglia del Maestro Minuzzi va l’abbraccio affettuoso della Federazione Italiana Scherma.
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