QUATTRO ECCELLENZE DEL “MADE IN ITALY” INSIEME PER DISCUTERE DEL RAPPORTO DA IMPRESA E SPORT

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QUATTRO ECCELLENZE DEL “MADE IN ITALY” INSIEME PER DISCUTERE DEL RAPPORTO DA IMPRESA E SPORT

coonvegno 12 novembreROMA – Un convegno in cui la retorica e le parole “di circostanza” sono rimaste fuori dalla porta principale. Il Salone d’Onore del CONI ha accolto questa mattina a Roma il convegno “Imprese e sport: cooperazione vincente”. Al tavolo dei relatori, oltre al Presidente del CONI, Giovanni Malagò ed al Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, vi erano anche l’Amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese, l’Amministratore delegato di Ferrero, Gino Lugli ed il Fondatore e Presidente di BasicNet, Marco Boglione.

Quattro eccellenze italiane, tre nell’ambito imprenditoriale, una in quello sportivo che, sotto l’egida del CONI, hanno discusso, grazie alle domande della giornalista di SkySport, Lia Capizzi, del rapporto, divenuto imprescindibile, tra lo sport e l’impresa privata.

I tre rappresentanti del mondo dell’impresa hanno illustrato le rispettive scelte aziendali. Francesco Pugliese ha illustrato i dati degli investimenti di CONAD nell’ambito dello sport: “Nel corso del 2013 – ha detto – Conad ha investito nello sport 5,9 milioni euro – cifra che fa del gruppo della moderna distribuzione una delle realtà che più investe nello sport in Italia –, 4 dei quali destinati ai settori e alle squadre giovanili degli sport che meno sono sotto i riflettori, come beach volley, calcio a 5, canottaggio, golf, karate, mountain bike, pallamano, pattinaggio, vela e yudo. Abbiamo a cuore l’impegno di motivare tanti potenziali protagonisti ad una sana pratica sportiva – ha fatto notare l’amministratore delegato di Conad -. Lo sport aggrega, educa alla convivenza civile, contribuisce ad avvicinare tante persone e alla tolleranza. Per questo sosteniamo tante associazioni sportive presenti nei territori in cui operano le insegne e i soci Conad sponsorizzando squadre, eventi e manifestazioni che avvicinano i giovani ai sani principi dello sport praticato. Un ulteriore modo per restituire al territorio quanto il territorio ci dà”.

L’Amministratore delegato di Ferrero, Gino Lugli, ha invece illustrato l’importante ed “illuminato” progetto “Kinder +Sport”. “Dal 2006 – ha spiegato – Kinder+Sport supporta le principali federazioni e istituzioni sportive italiane. Solo nel 2013 il progetto è riuscito a “muovere” oltre un milione e mezzo di bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni. Si tratta di un progetto che si fonda su alcuni valori: crescita, educazione e socialità. E’ nato con un obiettivo ben preciso: promuovere tra i giovani uno stile di vita attivo attraverso la diffusione dello sport ed oggi opera già in 20 paesi al mondo”.

Marco Boglione, Fondatore e Presidente di BasicNet ha ribaltato la domanda. “Più che pensare a cosa la nostra azienda dà allo sport, mi piace riflettere su cosa lo sport dà alla nostra azienda. In modo antesignano, anche semplice e ingenuo, ci siamo avvicinati e inventato un po’ le sponsorizzazioni sportive, dal 1979 sono passati quasi 40 anni e non abbiamo più smesso”. Boglione ha poi ricordato la scelta di far indossare il brand “ITALIA” nelle tute delle principali Nazionali. “Nacque per stimolare gli azzurri del calcio, ai Mondiali del 2002, a cantare l’inno. E’ diventato imprescindbile elemento di riconoscimento per lo sport italiano”.

Nei vari interventi, il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, ha sottolineato l’attività della scherma italiana, non solo in termini di diffusione ma anche di coinvolgimento ed attenzione al settore giovanile. “Sono orgoglioso di poter vantare la presenza a questo tavolo dei rappresentanti di tre eccellenze dell’impresa italiana. Tre grandi aziende ed una Federazione sportiva, legate anche da un altro elemento imprescindibile: l’italianità. E’ grazie al gioco di squadra che si ottengono i risultati e soprattutto si permette all’Italia di vincere. Inoltre ritengo che chi sceglie di sostenere sport, come ad esempio la scherma, scelga di fare un investimento anche di tipo sociale e culturale, oltre che sportivo”.

Tra i temi trattati anche le problematiche legate al rapporto con il mondo della scuola e con una cultura sportiva in Italia “che – è stato detto – non riesce a rimanere al pari di quella che si riscontra in altri Paesi”.

Visibilmente soddisfatto per il tono e le risultanze del convegno, è apparso il Presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Dobbiamo cambiare – ha affermato il numero uno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano –, i tempi si evolvono ad una velocità mostruosa e non possiamo permetterci il lusso di continuare ad agire come abbiamo fatto fino ad ora. Bisogna avere coraggio, idee nuove e coinvolgere aziende che danno fiducia a sport diversi dal calcio. Grazie quindi a Conad, Ferrero e Basicnet, che danno fiducia alla scherma e ad altre discipline. Ma un “Bravo” va detto anche al mondo della scherma, a voi l’Italia deve essere riconoscente – ha concluso Malagò -. Dobbiamo coinvolgere il più possibile il mondo dei media e delle aziende che danno fiducia a certi sport, serve avere coraggio di fare qualcosa di più”.

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